Nel paese degli uomini piccoli c?e un palazzo di nome Babele per un giorno o due ci abitammo e dall?uno sussu fino al dieci imparammo a contare cantando
un Ford del ?26, arrivammo che era l?alba, poco prima delle sei. Giunti a porta capuana, a due passi dalla stazione vedemmo San Gennaro, che faceva una
In piedi controvento lottammo con le onde erano mille e mille noi soli sopra il ponte. Poi venne la paura a battere bandiera ci cadde addosso il cielo
stagioni per un raggio di luce corona dei santi. Cosi il re bambino divenne una stella cometa ma cadde dal cielo dei vinti e torno a casa con una ferita
(Instrumental)
era la ruota della fortuna era tutto come prima. Erano in pochi erano in tanti era la vecchia dinastia era piccola e feroce era la nuova borghesia. Era una
E terra e acqua e vento, non c?era tempo per la paura nati sotto la stella quella piu bella della pianura, avevano una falce e mani grandi da contadini
sempre a muso duro era stato il campione aveva sempre combattuto. Ma una notte come tante alla settima ripresa sul tappeto del quadrato vide il volto il volto
Li ho visti alle stazioni di una passione lasciare una guerra per la ricostruzione. Li ho visti al cancelli di citta straniera sfidare ancora il cielo con una
giglio in mano quando ci disse con una lingua nata di domenica "voi siete partiti ma solo per tornare ed ora che le strade sono vuote una volta per sempre